Marco Q. Silvi – Dottore di ricerca in Filosofia analitica e Teoria generale del diritto, Responsabile dell’Unità Affari Giuridici e Consulenza, Autorità di regolazione per energia reti ambiente – (marco.q.silvi@gmail.com)
SOMMARIO
1. Tema, finalità, metodo
1.1. Due vicende recenti.
1.2. Uno strumento peculiare.
1.3. Un contributo analitico.
2. Fisionomia.
2.1. Elementi costitutivi dell’ordine di cessazione.
2.2. Relazioni tra regolazione e diritto leso.
3. Fenomenologia.
3.1. Disfunzioni diffuse nel servizio di scambio sul posto.
3.2. Microregolazione d’una rete interna d’utenza.
3.3. Programmazioni opportunistiche nel servizio di dispacciamento.
4. Conclusioni.
Il presente lavoro intende approfondire una particolare misura di enfocement attribuita alle autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità dall’art. 2, c. 20, lett. d, l. 481/95, consistente nel potere di ordinare agli esercenti i servizi la cessazione di condotte lesive dei diritti degli utenti. Muovendo dalla ricca fenomenologia degli impieghi fatti della misura nel settore dell’energia dall’autorità di regolazione (Arera), e assumendo una prospettiva (per quanto possibile) neutra dal punto di vista valutativo, si intende mostrare la versatilità dell’istituto, capace di adattarsi alle esigenze che si presentano in forma varia nel contesto, sempre mutevole, dei concreti comportamenti degli operatori di settore. A tal fine, si approfondiranno le affordances (à la Gibson) offerte sia dalla specifica disciplina dell’ordine di cessazione, sia dalla regolazione dei servizi entro cui si possono concretamente realizzare le condotte lesive dei diritti degli utenti.
The present work aims to investigate a particular measure of enforcement attributed to the regulatory authorities of public utility services by Article 2, c. 20, lett. d, Law 481/95, i.e. the power to order service operators to cease conduct that infringes users’ rights. Starting from the rich phenomenology of the uses made of that measure in the energy sector by the regulatory authority (Arera), and assuming (as far as possible) a neutral point of view, this work would show the versatility of the measure, capable of adapting to the needs that arise in various forms in the ever-changing context of the concrete behavior of the sector operator. To this end, I will delve into the affordances (à la Gibson) offered both by the specific discipline of the cease and desist order, and by the regulation of the services within which conducts infringing to users’ rights can concretely take place.