Umberto Nizza – Monopolio? No grazie! Prospettive giuseconomiche dopo il vaglio della Consulta
su comportamenti anticoncorrenziali del legislatore

Umberto Nizza – Professore a contratto Università degli Studi di Bologna – (umberto.nizza@unibo.it)

SOMMARIO

1. Introduzione.
2. Contesto storico-normativo e recenti sviluppi in tema di trasporti.
3. Un nuovo principio, di rango costituzionale, di repulsione dei monopoli?
4. Conclusioni e Prospettive Future.

Nonostante i progressi nella graduale eliminazione di limitazioni al libero mercato, persistono, in Italia, settori economici intrappolati in dinamiche di monopolio, come il mercato dei taxi e dei noleggi con conducente (NCC). La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 137 del 2024, ha dichiarato l’incostituzionalità delle barriere all’ingresso imposte dal legislatore in seno ai NCC, giacché queste rappresentavano un pericolo per il benessere sociale e gli interessi della collettività. Questo manoscritto partendo da una analisi di tale pronuncia, estende il ragionamento ad altre “istanze protezionistiche” come le concessioni balneari e il comparto dei venditori ambulanti, evidenziando una tensione tra regolamentazione, innovazione tecnologica e libera concorrenza, sottolineando, in ultima istanza, come il mantenimento di rendite monopolistiche e privilegi di pochi, a discapito della collettività, sia frutto di una evidente resistenza al cambiamento da parte del legislatore, sorda ai richiami delle istituzioni che tutelano la libertà del mercato.


Despite the progress in gradually removing restrictions on the free market, certain economic sectors in Italy remain trapped in monopolistic dynamics, such as the taxi and chauffeur-driven car hire (NCC) markets. The Constitutional Court, with ruling No. 137 of 2024, declared the unconstitutionality of the entry barriers imposed by the legislator on NCCs, as these posed a threat to social welfare and the interests of the community. This manuscript, starting from an analysis of this ruling, extends the reasoning to other “protectionist instances” such as beach concessions and the street vendor sector, highlighting a tension between regulation, technological innovation, and free competition. Ultimately, it underscores how the maintenance of monopolistic rents and privileges for the few, at the expense of the community, is the result of a clear resistance to change by the legislator, deaf to the calls of institutions that safeguard market freedom.

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