Francesco Giacalone – Il nuovo volto dell’informazione antimafia dopo le novelle del D.L. n. 152/2021:
verso la definitiva consacrazione del “diritto amministrativo dell’emergenza criminale”?

Francesco Giacalone – Dottorando di ricerca in “Diritto umani: evoluzione, tutela e limiti”, Università degli studi di Palermo – (francesco.giacalone10@unipa.it)

SOMMARIO

1. Cenni introduttivi per un inquadramento dell’informazione antimafia.
2. La “massima anticipazione della tutela” quale fondamento della dequotazione delle garanzie sostanziali, procedurali e giurisdizionali.
2.1. Le ragioni dell’inapplicabilità delle garanzie partecipative della L. n. 241/1990 al procedimento per il rilascio dell’informazione antimafia.
2.2. L’esclusione delle cautele partecipative nel quadro delle tutele costituzionali e convenzionali.
3. Le novità introdotte dal D.L. n. 152/2021: la prevenzione amministrativa antimafia “partecipata”. 3.1. La nuova fase endoprocedimentale in contraddittorio: i momenti di discrezionalità prefettizia. 3.2. Le (asimmetriche) potestà partecipative del privato.
3.3. L’ipotesi di self-cleaning dell’art. 92, co. 2-quater CAM.
3.4. Le misure amministrative di prevenzione collaborativa e il rapporto con gli altri strumenti non ablatori di sostegno e monitoraggio di impresa.
4. Conclusioni.

Dopo aver delineato i caratteri essenziali dell’informazione antimafia, il presente contributo mira a determinare quale sia il ruolo partecipativo-procedimentale riconosciuto alle imprese controllate, specie in seguito alle novelle che hanno interessato l’istituto alla fine del 2021. In un percorso tra ieri e oggi ci si interrogherà sui punti di forza e sulle criticità dell’attuale assetto normativo, che pare seguire l’itinerario tracciato dalle più recenti politiche di prevenzione criminale, che limitano il ricorso a moduli operativi ablatori e interruttivi per affiancarvi nuovi strumenti che mirano alla reinclusione sociale, politica ed economica del soggetto coinvolto nella vicenda criminale, tramite l’esaltazione di momenti di cooperazione con l’Autorità pubblica.


After outlining the essential features of the anti-mafia information, the present contribution aims to determine the participatory-procedural role recognised to the controlled companies, especially following the changes that affected the measure at the end of 2021. In a journey between yesterday and today, we will examine the strengths and issues of the current legal framework, which seems to follow the path traced by the most recent policies of mafia-crime prevention, which limit the use of ablatory and interruptive measures, in order to add new tools aimed at the social, political and economic re-inclusion of the subject involved in the criminal affair, through the enhancement of moments of cooperation with the public authority.

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