Gianluigi Delle Cave – «Comunità intelligenti», enti locali, mobilità sostenibile:
le Smart City al cospetto del potere pubblico

Gianluigi Delle Cave – Dottorando di ricerca in Business&Law: Istituzioni e Impresa, Università degli Studi di Brescia -(g.dellecave@unibs.it)

SOMMARIO

1. Smart City e P.A.: quale ruolo (e potere) per l’autorità pubblica?
2. Diritto alla mobilità e pianificazione urbanistica.
3. Mobilità “digitalizzata”: l’innovazione di una declinazione.
4. Conclusioni.

Nel definire i tratti somatico-giuridici della Smart City, spesso ci si interroga sul ruolo della pubblica amministrazione per la realizzazione di tali contesti urbani intelligenti. In particolare, gli enti locali, in quanto “custodi” della città, acquisiscono una sorta di valore aggiunto, soprattutto nella definizione e realizzazione della mobilità sostenibile, carattere essenziale della città intelligente. A tal proposito, la P.A., infatti, non è chiamata ad organizzare – come nel caso di un servizio pubblico – un’offerta di prestazioni sul mercato per rimuovere gli ostacoli che impediscono l’eguaglianza sostanziale, bensì a “mediare” tra differenti iniziative private, consentendo alle spinte che nascono dalla società di esprimersi al meglio, con l’obiettivo di includere, di valorizzare il capitale umano e di favorire lo sviluppo economico e la qualità della vita nella città. E ciò, diventa di assoluta evidenza allorquando si analizzi proprio il livello dei servizi locali e della nuova mobilità c.d. “digitalizzata”.


In defining the legal features of the Smart City, the role of public administration in the realisation of these intelligent urban contexts is often questioned. Local authorities, as the “guardians” of the city, acquire a sort of added value, especially in the definition and implementation of sustainable mobility, an essential feature of the smart city. In this regard, the public administration is not called upon to organise – as in the case of a public service – an offer of services on the market to remove the obstacles that prevent substantial equality, but to “mediate” between different private initiatives, allowing the drives arising from society to express themselves in the best possible way, with the aim of including, enhancing human capital and promoting economic development and quality of life in the city. This becomes clear when analysing the level of local services and the new so called “digitalised” mobility.

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