Paola Lombardi – Sicurezza dei dati in ambito sanitario ed evoluzione
tecnologica tra passato, presente e futuro

Paola Lombardi – Paola Lombardi, Professore Ordinario di Diritto amministrativo, Università degli Studi di Brescia – (paola.lombardi@unibs.it)

SOMMARIO

1. Introduzione.
2. L’amministrazione digitale nella sua evoluzione normativa: cenni.
3. La sanità tra digitalizzazione e precisazioni terminologiche.
4. La sanità digitale sotto la lente del GDPR: la rilevanza della “sicurezza del dato” nella prospettiva dell’accountability.
5. Tecnologia e sicurezza del dato in ambito sanitario: considerazioni sull’art. 9 GDPR.
5.1. Segue: sicurezza nella formazione del dato sanitario e processo decisionale automatizzato alla luce dell’art. 22 GDPR.
6. All’origine dei problemi della sanità digitale in Italia: riflessioni in tema di digital divide.
7. Riflessioni conclusive anche alla luce del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Da sempre le tecnologie supportano, e quindi condizionano, i processi curativi, così come il concretizzarsi di un diffuso impiego di tecnologie all’avanguardia in ambito sanitario, con il suo determinare relazioni del tutto nuove tra uomo e macchina, non pare ormai essere molto distante dalla realtà. Queste circostanze richiedono oggi una rinnovata attenzione verso il rispetto dei principi che regolano la tutela dei dati personali, soprattutto se “sensibili” come i dati relativi alla salute della persona. Leggendo il Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, emergono le preoccupazioni che discendono dalla crescente riduzione del ruolo del soggetto umano nell’assunzione di decisioni aventi conseguenze significative per il loro destinatario, sostanzialmente demandate ad un algoritmo. È pur vero che, secondo il GDPR, il titolare del trattamento deve raggiungere determinati risultati in termini di tutela dei dati, ma è anche vero che il titolare deve essere innanzitutto in grado di comprendere il contenuto dei suoi obblighi, specie ai dichiarati fini di tutela. L’attenzione si sposta quindi sul “divario digitale”: la predisposizione di adeguati livelli di sicurezza informatica è adempimento fondamentale, ma spesso sconta la mancanza di una diffusa cultura digitale e la carenza di risorse per alimentarla, soprattutto in Italia. Questo è certamente il nodo problematico più critico, specie se lo si rapporta al settore della sanità pubblica al tempo del Covid-19.


Modern medicine has been strongly shaped by technological developments, and health technologies are key to promoting not only healing but also preventive care. In recent times, the increasing use of frontier digital health technologies is pushing the interaction between human health and machine to a new frontier. Nowadays, digital technologies in health are relevant not only to gather data, but also for treatment decisions through data analysis. Indeed, recent developments point to a future where health records will be fed into an algorithm that identifies the proper course of treatment for patients. It is therefore imperative to devote renewed attention towards compliance with the principles which regulate not only the handling and the protection of personal data, but also their use by algorithms to determine the course of treatments. This is clearly a major concern in the realm of health, in which data is sensitive, and treatments have important repercussions on humans.

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