Renato Rolli, Mariafrancesca D’Ambrosio – L’algoritmo nella Pubblica Amministrazione. L’innovazione tecnologica
come strumento di contrasto del virus Covid-19 e la necessità di una visione antropocentrica

Renato Rolli – Professore associato di Diritto amministrativo, Università della Calabria – (renatorolli@hotmail.it)

Marifrancesca D’Ambrosio – Cultore della materia di Contabilità di Stato, Università della Calabria – (dambrosio.mfrancesca@gmail.com)

SOMMARIO

1. Dall’amministrazione analogica all’amministrazione 4.0.
2. L’algoritmo nella decisione amministrativa vincolata e discrezionale.
3. Decisioni algoritmiche e procedure concorsuali: un divario tra rischi e opportunità.
4. L’intricato nodo della responsabilità della decisione algoritmica.
5. L’innovazione tecnologica ai tempi del Covid-19.
6. Considerazioni conclusive.

Il presente contributo, ripercorrendo il percorso di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, si sofferma sui vantaggi e sulle criticità connessi all’innovazione tecnologica, nonché sulle diverse forme di utilizzo del digitale durante la pandemia da Covid-19. La rivoluzione digitale ha travolto in pieno il settore pubblico obbligando tutti gli attori che in esso intervengono a conformarsi ai mutamenti da essa prodotti, comportando inevitabilmente una incisiva trasformazione degli strumenti e delle modalità di intervento generalmente utilizzati. Il procedimento amministrativo informatico si avvia a divenire il modus ordinario di emanazione dei provvedimenti amministrativi in quanto rispondente ai criteri di efficienza ed economicità, e gli strumenti digitali rappresentano oramai il mezzo primario per l’espletamento delle funzioni pubbliche: celerità, imparzialità, riduzione degli errori qualificano l’azione amministrativa. L’utilità del digitale si è altresì manifestata durante il periodo di emergenza sanitaria, consentendo alle pubbliche amministrazioni di procedere nella loro attività volta al soddisfacimento del pubblico interesse. D’altro canto, non possono tacersi le numerose quaestiones iuris sollevate dalla rivoluzione in atto. Invero, le storture derivanti dal c.d. digital divide, se non corrette, rischiano di arrecare profonde ferite al tessuto sociale, potendo divenire fonte di discriminazione e diseguaglianza. Ancor più complesso è il tema della responsabilità, e della conseguente imputabilità, della decisione robotizzata. In uno scenario ricco di ipotesi è certamente da preferire la soluzione che garantisca un’adeguata tutela al destinatario del provvedimento eventualmente leso dall’azione robotica. La macchina dovrà perseguire un unico fine: il miglioramento della qualità della vita dell’essere umano.


This contribution, retracing the path of digitization of the Public Administration, analyses advantages and critical issues, related to the technological innovation, as well as on the diverse forms of digital use during the Covid-19 pandemic

This contribution, retracing the path of digitalization of the Public Administration, analyses advantages and critical issues, related to the technological innovation, as well as on the diverse forms of digital use during the Covid-19 pandemic period.
The digital revolution has completely involved the public sector forcing all the operating actors to conform to the changes produced by it, leading inevitably to an effective transformation of the tools and the means of intervention generally used.
The administrative IT procedure is about to become the regular modus used to enact the administrative measures, as meeting the criteria of efficiency and cost-effectiveness, reminding that currently the digital tools represent the primary means to fulfil public functions, thus the administrative action is qualified by speed, impartiality, errors reduction. The usefulness of digital technology has also emerged during the period of pandemic sanitary emergency, allowing the public administrations to proceed with their activities aimed at the fulfilment of the public interest. Furthermore it is not possible to ignore the numerous quaestiones iuris raised by the revolution in place. Indeed the distortions deriving from the so called digital divide, if not adjusted, might cause deep wounds to the society, turning into source of discrimination and inequality. Even more complicated is the question of responsibility and the subsequent imputability of the robotic decision. In a scenario full of assumptions, the solution that guarantees the recipient’s adequate protection from the provision possibly harmed by the robotic action, is certainly to be preferred. The machine has to pursue only a purpose: the improvement of the quality of life of the human being.

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