Federico Jorio – La bio-agronomia nella Costituzione

Federico Jorio – Dottore di ricerca in Impresa, Stato e Mercato, Università della Calabria – (federicojorio@virgilio.it)

SOMMARIO

1. Premessa.
2. I lavori dell’Assemblea costituente e la «questione agraria».
2.1 L’agricoltura tra iniziativa privata e proprietà.
3. La redazione dell’articolo 44 della Costituzione.
4. Le finalità dell’articolo 44 della Carta.
4.1 (Segue) Finalità stratificate per uno scopo consolidato.
5. L’articolo 44 della Costituzione e il legislatore.
6. L’articolo 44 della Carta e la sua pratica attuazione.
7. Le fonti di regolazione dell’agricoltura.
7.1 (Segue) Gli obiettivi programmatici e le modalità attuative.
8. Il contributo della Corte costituzionale.
8.1 (Segue) sulla potestas legislativa e sul principio di leale collaborazione.
8.2 (Segue) in tema di sussidiarietà istituzionale.
9. Il leading case della Corte di giustizia.
9.1 (continua) In materia di agricoltura.
10. Prime conclusioni sull’impresa bio-agronomica.

La ricerca propone un’interpretazione costituzionale italo europea dell’impresa bio-agronomica nonché un altro modo di esercitare l’impresa. Interviene per delimitare i poteri discrezionali dell’imprenditore al fine di dare effettività all’utilità sociale, nella prospettiva dello sviluppo sostenibile. Ricostruisce i lavori in Assemblea Costituente e le norme principio della Carta Costituzionale che governano i presupposti e l’attività agronomica. Inquadra il tema nelle fonti sovranazionali, le interpretazioni del Giudice delle leggi e della Corte di Giustizia. Emerge un’attività produttiva con vocazione connaturata alla sostenibilità sociale, ambientale e salutistica secondo le genesi interdipendente di Eraclito e dello stoicismo. Delinea un’intrapresa come logos tra produzione e nutrizione, economia e salute, uomo e natura, nel rispetto dei bisogni vitali dell’umanità.


The research suggests an Italian-European constitutional interpretation of the bio-agronomic business as well as another way of running the business. It intervenes to define the discretionary powers of the entrepreneur in order to give effectivity to social utility, in the perspective of sustainable development.
It reconstructs the works in the Constituent Assembly and the principle regulations of the Constitutional Charter that rule the presuppositions and the agronomic activity. It pins the subject down in the supranational sources, the interpretations of the Judge of laws and the Court of Justice. A productive activity sticks out with an intrinsic vocation to social, environmental and health-related sustainability according to the interdependent genesis of Heraclitus and Stoicism. It outlines an enterprise as a logos between production and nutrition, economy and health, man and nature, respecting the vital needs of humanity.

Scarica articolo

Lascia un commento