Marco Macchia – Certificazioni ambientali e logiche di mercato

Mario Comba – Professore Associato di Diritto amministrativo – Università di Roma Tor Vergata – (marco.macchia@uniroma2.it)

SOMMARIO

1. Il mercato come “strumento” di protezione ambientale.
2. Tipologie di certificazioni ambientali.
3. I certificati di efficienza energetica.
4. I certificati per la produzione di biocarburanti.
5. Le caratteristiche comuni.
6. Considerazioni conclusive.

Le certificazioni ambientali rappresentano un modello di integrazione tra la politica di salvaguardia ambientale e la politica industriale e della concorrenza. Un approccio fortemente promosso dall’ordinamento sovranazionale. L’articolo avanza una macro-distinzione tra certificazioni correttive del mercato e certificati artificiali e approfondisce in particolare il funzionamento dei certificati di efficienza energetica e di quelli da poco inaugurati per i biocarburanti. Non servendosi del tradizionale modello autoritativo, mediante i certificati l’amministrazione affianca e supporta il ruolo degli attori del mercato, consumatori e produttori, agevolando tra loro un dialogo, nonché il raggiungimento dei rispettivi obiettivi. Il che non si traduce necessariamente nei termini di un’attività amministrativa neutra, bensì in una serie di compiti finalizzati a soddisfare l’interesse pubblico ambientale, che non fa capo né ai consumatori né ai produttori, ma che è nell’interesse di tutti che si concorra alla sua soddisfazione.


Environmental certification is a model of integration between environmental protection policy and industrial and competition policy: an approach strongly promoted by the supranational system. The article puts forward a macro-distinction between corrective market certifications and artificial certificates, and in particular goes into the functioning of energy efficiency certificates and those recently introduced for biofuels. By not using the traditional authoritative model, through certificates the administration supports the role of market players, consumers and producers, fostering dialogue between them and facilitating the achievement of their respective objectives. This does not necessarily translate into a neutral administrative activity, but into a series of tasks aimed at satisfying the public environmental interest, which is not the responsibility of either consumers or producers, but which is in everyone’s interest.

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