Davide Maresca – Il limite alla sovranità dello Stato nella cessazione anticipata
delle concessioni alla luce dell’ordinamento dell’Unione europea

Davide Maresca – Ricercatore in Diritto dell’economia, Università telematica “Pegaso” – (davide.maresca@unipegaso.it)

SOMMARIO

1. Premessa.
2. Delimitazione delle fattispecie oggetto del presente lavoro.
2.1. Concessioni di beni, concessioni di costruzione e gestione e convenzioni.
2.2. La disciplina ordinaria della revoca: cenno.
2.3. La disciplina ordinaria della decadenza: cenno.
3. I mercati interessati da casi di cessazione anticipata o modifiche autoritative delle concessioni da parte del legislatore.
3.1. Il mercato del trattamento dei rifiuti: il caso della Campania.
3.2. Il mercato autostradale: dal decreto Di Pietro al decreto Emergenze.
4. I limiti posti dall’ordinamento europeo.
4.1. Diritto primario: certezza del diritto e legittimo affidamento.
4.2. Diritto derivato: Direttiva concessioni e Direttiva ricorsi.
4.3. Il diritto di proprietà nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo.
5. Conclusioni.

Il presente lavoro ha lo scopo di individuare i limiti dell’intervento dello Stato nell’economia con riferimento alla modifica unilaterale delle concessioni aventi ad oggetto la costruzione e/o gestione di infrastrutture. Nella prima parte dell’elaborato si effettua un’analisi di alcuni casi nei quali lo Stato è intervenuto ex post modificando le condizioni delle concessioni o, talvolta, revocandole, ossia la ferrovia ad Alta Velocità tra Lione e Torino, le concessioni autostradali e la costruzione e gestione di un termovalorizzatore. In secondo luogo viene effettuata una ricognizione delle norme dell’ordinamento dell’Unione europea, come interpretate dalla giurisprudenza della Corte di giustizia, tanto appartenenti al diritto primario quanto appartenenti al diritto derivato, che limitano il margine di intervento dello Stato membro. Infine, si è tentato di applicare le norme di cui sopra ai casi descritti nella prima parte giungendo ad individuare un modello comunitario di tutela “dell’affidamento” direttamente applicabile da parte dei giudici nazionali.


This work aims to identify the limits of state intervention in the economy with reference to the unilateral modification of concessions concerning the construction and / or management of infrastructures. In the first part of the paper, an analysis is carried out of some cases in which the state intervened ex post by modifying the conditions of the concessions or, sometimes, revoking them, i.e. the high-speed railway between Lyon and Turin, the motorway concessions and the construction and management of a waste-to-energy plant. Secondly, a review is made of the rules of the European Union system, as interpreted by the jurisprudence of the Court of Justice, both as part of primary and secondary law, which limit the margin intervention of member states. Finally, an attempt was made to apply the aforementioned rules to the cases described in the first part, identifying a Community model for the ‘custody’ protection, directly applicable by national courts.

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