Paolo Valensise – L’esercizio dei diritti del socio pubblico nella prospettiva della responsabilità
erariale ex D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175. Spunti di diritto societario

Paolo Valensise – Professore ordinario di diritto commerciale, Università Roma Tre – (paolo.valensise@uniroma3.it)

SOMMARIO

1. Il tema.
2. Qualche considerazione di contesto; le possibili implicazioni connesse alla qualificazione di «società a controllo pubblico».
3. L’art. 12, comma 2 del TUSP, l’esercizio dei diritti da parte dell’ente pubblico socio e l’articolabilità delle competenze istruttorio-valutativo-decisionali al suo interno.
4. Continua. Le diverse prerogative sociali.
5. Gli orientamenti giurisprudenziali e dottrinari ed i possibili sviluppi.
6. Continua. La denunzia al tribunale, ai sensi del combinato disposto dell’art. 2409 c.c. e dell’art. 13 del TUSP. Conclusioni.

Il presente scritto esamina, sotto il versante del diritto societario, la correlazione tra l’esercizio dei diritti del socio pubblico ed eventuali responsabilità per danno erariale ai sensi dell’art. 12, comma 2, TUSP (secondo cui costituisce danno erariale “il danno conseguente alla condotta dei rappresentanti degli enti pubblici partecipanti o comunque dei titolari del potere di decidere per essi, che, nell’esercizio dei propri diritti di socio, abbiano con dolo o colpa grave pregiudicato il valore della partecipazione”).
In tale prospettiva, l’Autore fornisce alcuni spunti di riflessione in merito alla lettura dell’art. 12, comma 2, TUSP, mostrando, attraverso alcuni esempi (relativi, in particolare, alla disciplina della s.p.a.), come l’esercizio o meno di alcuni diritti sociali, con dolo o colpa grave, possa pregiudicare il valore della partecipazione pubblica.


In the light of company law, this document examines the correlation between the exercise of the rights of the public member and any liability for revenue damage pursuant to art. 12, paragraph 2 of the TUSP (the ‘Consolidated Law on Public Companies’, according to which “the damage resulting from the conduct of representatives of the participating public bodies or in any case those holding the power to decide for them, who in the exercise of their rights as shareholders, have affected the value of the investment with fraud or gross negligence,” constitutes revenue damage). In this perspective, the author provides some insights into the reading of the art. 12, paragraph 2 of the TUSP, using some examples (with particular reference to the discipline of joint-stock companies), to show how the deployment or not of certain aspects of corporate law, with fraudulent intent or gross negligence, can prejudice the value of public company ownership.

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