Carlo Ibba – Società pubbliche e responsabilità degli amministratori: alcuni spunti per una discussione ancora aperta

Carlo Ibba – Professore ordinario di diritto commerciale, Università degli Studi di Sassari – (cmg.ibba@uniss.it)

SOMMARIO

1. L’inquadramento privatistico delle società pubbliche.
2. Inquadramento privatistico e principio di proporzionalità delle deroghe.
3. Inquadramento privatistico e norme derogatorie anteriori al testo unico: un esempio in tema di responsabilità.
4. Uno sguardo al dibattito in merito alla giurisdizione sulle azioni di responsabilità: dalle origini fino al testo unico.
5. segue: … e dopo il testo unico.
6. Il problema della legittimazione surrogatoria del pubblico ministero contabile.
7. Una conclusione più generale.

Il presente scritto ha ad oggetto alcune riflessioni sul tema, tradizionalmente dibattuto in dottrina e in giurisprudenza, della giurisdizione applicabile alle azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori di società a partecipazione pubblica.
Nonostante la legge delega avesse demandato al testo unico il compito di prevedere una «precisa definizione del regime delle responsabilità degli amministratori delle amministrazioni partecipanti nonché dei dipendenti e degli organi di gestione e di controllo delle società partecipate», e la «eliminazione di sovrapposizioni tra regole e istituti pubblicistici e privatistici ispirati alle medesime esigenze di disciplina e controllo», il legislatore delegato ha, invece, introdotto una norma (l’art. 12) contraddittoria e fonte di contrasti interpretativi, anche rispetto a questioni su cui la giurisprudenza aveva trovato un assestamento (come dimostrano, in particolare, le due pronunce della Cassazione prese in considerazione dall’Autore, che sembrerebbero allontanarsi dall’orientamento giurisprudenziale sinora consolidato in materia di società in house).


The paper deals with some reflections on the issue – one traditionally debated in doctrine and jurisprudence circles – of the jurisdiction applicable to liability actions against the directors of public companies. Despite the enabling law having delegated the task to the Consolidated Text of providing a “precise definition of the regime of the responsibilities of the administrators of participating administrations as well as of the employees, management and controlling bodies of investee companies,” not to mention the “elimination of overlaps between rules and public and private institutions, inspired by the same requirements of discipline and control,” the delegated legislator has instead introduced a contradictory norm (art. 12) and source of interpretative contrasts, also with respect to matters on which jurisprudence has reached a settlement (as shown, in particular, by the two rulings of the Court of Cassation taken into consideration by the Author, which would seem to move away from the jurisprudential orientation so far established in terms of in-house companies).

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