Alberto Buonfino – Dottore di ricerca in Diritto amministrativo e professore a contratto di “Storia e legislazione nello sport”
Scuola di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Milano – (alberto.buonfino@unimi.it)
Elisa Grillo – Dottore di ricerca in Diritto amministrativo;
Funzionario del Comune di Milano – (eligrillo@hotmail.com)
SOMMARIO
1. Research aim. The quest for a common supranational concept of ‘property’. Introductory remarks.
2. The conventional meaning of ‘law’.
3. The definition of property under the ECHR legal framework: A case-by-case approach.
4. The assessment of the breach of property rights according to the EUCFR and its judicial applications.
5. Dual action or differentiated integration within supranational legal frameworks? Concluding remarks.
The paper examines the interaction between the ECHR and the EU systems as to the protection of the right to property, also in the light of the provision set out in Art. 17 of the European Charter of Fundamental Rights. To this end, the Authors take into account the meaning of ‘law’ and ‘property’ within the different legal frameworks, as well as examples drawn from ECJ and ECtHR judgments. The Authors argue that there is no sufficient correspondence between the concept of ‘property’ as a fundamental right protected by the ECtHR and the one formulated by the ECJ, as the latter imposes a higher degree of foreseeability regarding those provisions, which cause a fundamental freedom to be restricted. The overall result of the analysis is also problematised in the light of the EU’s accession to the ECHR.
Lo scritto esamina il rapporto tra la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e l’ordinamento euro-comunitario, con particolare riferimento alla protezione del diritto di proprietà e alla luce dell’art. 17 della Carta dei diritti fondamentali di Nizza. A tal fine, gli Autori ricostruiscono il concetto di ‘legge’ e quello di ‘proprietà’ nell’ambito convenzionale ed europeo, anche attraverso esemplificazioni giurisprudenziali tratti dalle relative Corti. Gli Autori ritengono che non vi sia ancora sufficiente corrispondenza tra il concetto di proprietà come richiamato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo e quello protetto dalla Corte di Giustizia UE. Quest’ultimo pare infatti imporre maggiori garanzie in capo al soggetto inciso. Le conclusioni sono altresì influenzate dalla problematica accessione dell’UE al sistema del Consiglio d’Europa.