Valentina Giomi – Sponsorizzazioni pubbliche dall’incerto «valore economico»:
i rischi del disequilibrio del sinallagma sulla tenuta del rapporto contrattuale e sulla cura dell’interesse pubblico

Valentina Giomi, Professore Associato di Diritto amministrativo
Università degli Studi di Pisa – (giomi.valentina@gmail.com)

SOMMARIO

1. Le ragioni di un rinnovato interesse per le sponsorizzazioni pubbliche.
2. Sponsorizzazione e pubblica amministrazione: brevi note per un equilibrio difficile.
3. Le sponsorizzazioni pubbliche in funzione del contenimento della spesa delle amministrazioni.
4. Il divieto di sponsorizzazioni attive e l’incompleto rafforzamento della sponsorizzazione passiva.
5. L’inversione causale del rapporto in funzione del risparmio della spesa.
6. La regolamentazione della scelta dello sponsor come obiettivo primario del legislatore.
7. La sponsorizzazione nel settore dei beni culturali, fra scarsità ed eccesso di regolazione.
8. L’inversione di rotta del legislatore: la semplificazione normativa come vis actractiva per le operazioni di sponsorship pubbliche. – 9. L’impact factor dell’immagine pubblica come elemento di stabilizzazione del sistema. Spunti conclusivi.

Negli ultimi anni il massiccio impiego del contratto di sponsorizzazione nel settore pubblico ha spinto il legislatore ad intervenire per regolare il fenomeno della sponsorship, risolvendo molte delle criticità derivanti dall’atipicità del modello contrattuale prescelto. Alla creazione di un sistema regolatorio sempre più articolato e dinamico di scelta dello sponsor sul mercato, non si è però accompagnata una crescente fiducia, da parte delle amministrazioni pubbliche e degli stessi sponsor, nel potenziamento di questo preziosissimo strumento di partenariato pubblicoprivato. La mancanza di un sistema adeguato di valutazione del valore economico dell’immagine pubblica da porre alla base dell’accordo sponsorizzativo potrebbe costituire una delle ragioni del disincentivo all’impiego delle sponsorizzazioni pubbliche. Si ipotizza che un adeguato supporto di regole tecniche con cui misurare l’accredito pubblico sfruttabile dallo sponsor privato, ridurrebbe il rischio di giungere ad accordi sponsorizzativi sproporzionati e privi dell’equilibrio contrattuale, riducendo potenziali effetti negativi sul piano giuridico, etico e di cura dell’interesse pubblico.


Over recent years, the widespread use of the sponsorship contract in the public sector has led the legislator to intervene to regulate the sponsorship phenomenon, resolving many of the critical points arising from the atypical nature of the said contract model. The creation of an ever more articulated and dynamic regulatory system for the choice of sponsor on the market has not however been accompanied with a growing trust on the part of public administrations, nor of sponsors themselves, in the enhancement of this highly valuable tool for the creation of public-private partnerships. The lack of an adequate system for the assessment
of the economic value of the public image at the basis of the sponsorship agreement may constitute one of the reasons for the disincentive of the use of public sponsorship. It is hypothesised that the adequate support of technical rules by which to measure the public accreditation exploitable by the private sponsor would reduce the risk of reaching disproportionate sponsorship agreements, ones without the necessary contractual balance, while reducing potentially negative consequences on a juridical and ethical level and that of respect for the public interest.

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