Elisabetta Codazzi, Francesco Goisis – Ancora sullo scopo di lucro nelle società a partecipazione pubblica:
spunti alla luce della disciplina sulle società benefit

Elisabetta Codazzi – Ricercatrice e professore aggregato di diritto commerciale, abilitata alla seconda fascia – Università degli Studi dell’Insubria – (elisabetta.codazzi@uninsubria.it)
Francesco Goisis – Professore ordinario di diritto amministrativo – Università degli Studi di Milano – (francesco.goisis@unimi.it)

SOMMARIO

1. Premessa.
2. La questione della lucratività delle società a partecipazione pubblica nella prospettiva del cd. «operatore di mercato» di cui alla legge delega (n. 124/2015).
3. (Segue): la disciplina di cui al testo unico.
4 (Segue): la teoria dell’affievolimento dello scopo di lucro.
5. Scopo di lucro e «finalità di beneficio comune» nelle società benefit.
6. Le società benefit a partecipazione pubblica: considerazioni alla luce della legge, n. 208/2015.
7. (Segue): considerazioni alla luce delle disposizioni del d.lgs., n. 175/2016.
8. Alcune osservazioni ulteriori su società a partecipazione pubblica e modello benefit.

Il presente scritto si propone di verificare, alla luce del vigente quadro sistematico e normativo, se gli enti pubblici, al fine di contemperare il fine di lucro con interessi di natura pubblica, possano avvalersi del modello della società benefit di cui alla legge, n. 208/2015 (strumento attraverso il quale le società possono perseguire, oltre allo scopo di dividere gli utili, anche una o più finalità di beneficio comune). Tale ipotesi, che consentirebbe alle società partecipate di “internalizzare” a livello di gestione sociale il perseguimento di finalità non lucrative (di beneficio comune) e potrebbe trovare delle interessanti applicazioni (ad esempio, nell’ambito dei servizi pubblici essenziali) deve tener conto, oltre che dei possibili ostacoli sul piano legislativo, dei più recenti sviluppi legislativi in materia di società a partecipazione pubblica, che parrebbero confermare (secondo l’opinione che a chi scrive parrebbe preferibile) una lucratività piena ed inderogabile delle società partecipate.


In the light of the current systematic and regulatory framework, the purpose of this paper is to verify whether public bodies can make use of the “benefit corporation” model as per Law no. 208/2015 (an instrument through which, in addition to the purpose of dividing profits, companies can pursue one or more purposes of common benefit) in order to reconcile the purpose of profit with interests of a public nature. This hypothesis – which would allow the investee companies to ‘internalise’ the pursuit of non-profit purposes (of common benefit) at the level of social management, and could find interesting applications (for example, in the field of essential public services) – must take into account the most recent legislative developments in the field of publicly owned companies (in addition to possible obstacles at the legislative level), which would seem to confirm a full and mandatory profitability of the investee companies (in the opinion of the writer, it would seem preferable).

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