Iole Anna Savini, Francesco Vetrò – Presìdi di tutela della segnalazione meritevole e del segnalato nei settori
pubblico e privato: stato dell’arte e prospettive de iure condendo

Iole Anna Savini – Avvocato del Foro di Milano – (ioleannasavini@studio-savini.it)

Francesco Vetrò – Professore ordinario di Diritto amministrativo, Università degli Studi di Parma – (francesco.vetro@studiolegalefv.it)

SOMMARIO

1. Premessa.
2. La segnalazione meritevole nel diritto nazionale.
3. L’evoluzione dei presìdi di tutela del segnalante e del segnalato nel contributo regolatorio dell’ANAC.
4. Nuove prospettive di tutela per il segnalante e per il segnalato nel diritto europeo: la direttiva 2019/1937/UE. 5. La segnalazione meritevole nell’emergenza sanitaria.
6. Considerazioni conclusive anche de iure condendo.

Il contributo approfondisce l’evoluzione della disciplina del whistleblowing in Italia e, in prospettiva de iure condendo, trae spunti di riflessione critica dalla recente direttiva 2019/1937/UE e dalla situazione di emergenza sanitaria che, seppur in via di superamento, presenta ancora caratteri di attualità. Attraverso la ricostruzione della relativa disciplina il contributo evidenzia altresì la crescente rilevanza acquisita dallo strumento della segnalazione.
In Italia, l’istituto è stato regolato prima nel settore privato (ancorché in maniera poco articolata) già con il d.lgs. 231/2001 e, successivamente, nel settore pubblico con la legge 190/2012; questa disciplina è stata, poi, fortemente sviluppata e innovata con la legge 179/2017. Su questo solco, il contributo indaga, altresì, funzioni e ruolo, dell’ANAC e il suo potere regolatorio, da ultimo esercitato con l’emanazione del Regolamento per la gestione delle segnalazioni e tutela degli autori di segnalazioni di illeciti o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro. La disciplina del whistleblowing è destinata ad ulteriori sviluppi in forza sia dell’obbligo di attuazione della direttiva citata, che introduce elementi di novità in ordine ai presìdi di tutela del segnalante e del segnalato, sia della pandemia, sia della recente approvazione da parte del Technical Committee ISO/TC 309 della norma ISO 37002 sull’implementazione, la valutazione e il miglioramento del sistema di gestione delle segnalazioni. Nell’attuale scenario, si è rivelata doverosa una riflessione sui pericoli – connessi alla tutela della salute pubblica e dei lavoratori e alla commissione di reati – in cui le imprese e le amministrazioni pubbliche incorrono e, dunque, sull’essenzialità di un adeguamento o un’implementazione delle procedure di compliance societaria alla realtà (emergenziale) in cui l’organizzazione, e più in generale, la collettività è chiamata a operare, nonché sulla funzione solidaristica del segnalante responsabile.


The contribution examines the evolution of the rules on whistleblowing in Italy and, in perspective de iure condendo, draws critical insights from the recent Directive 2019/1937/EU and the health emergency situation which, although in the process of being overcome, still presents topical features. Through the reconstruction of the relative discipline, the contribution also highlights the growing importance acquired by the instrument of reporting.
In Italy, the institution was first regulated in the private sector (albeit in a limited manner) by Legislative Decree no. 231/2001 and, subsequently, in the public sector by Law no. 190/2012; this discipline was then strongly developed and innovated by Law no. 179/2017. In this context, the contribution also investigates the functions and role of ANAC and its regulatory power, most recently exercised with the issuance of the Regulation for the management of whistle-blowing and the protection of the authors of whistle-blowing reports of unlawful acts or irregularities of which they have become aware in the context of an employment relationship. The regulation of whistle-blowing is destined for further development due to (i) the obligation to implement the aforementioned directive, which introduces new elements regarding the protection of the whistle-blower and the whistle-blower, (ii) the pandemic, and (iii) the recent approval by the Technical Committee ISO/TC 309 of the ISO 37002 standard on the implementation, evaluation and improvement of the whistle-blowing management system. In the current scenario, a reflection on the dangers – related to the protection of public and workers’ health and to the commission of crimes – faced by companies and public administrations and, therefore, on the essentiality of an adaptation or implementation of corporate compliance procedures to the (emergency) reality in which the organisation, and more generally, the community is called to operate, as well as on the solidarity function of the responsible whistleblower, has become necessary.

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