Costanza Gallo – La pratica del deaccessioning.
Una comparazione tra l’ordinamento italiano e l’ordinamento inglese

Costanza Gallo – Dottore in Giurisprudenza, Incaricata di fundraising e partnership al Teatro Regio di Torino – (costi.gallo@gmail.com)

SOMMARIO

1. La pratica del deaccessioning: origine e definizione.
2. Il deaccessioning negli Stati Uniti. Brevi cenni.
2.1. Il deaccessioning durante l’emergenza Covid-19.
3. Deaccessioning in Europa: Regno Unito e Italia.
3.1. Il quadro inglese.
3.2. Il quadro normativo italiano.
4. Conclusioni.

Il lavoro analizza il tema del deaccessioning, controversa pratica di gestione museale che consiste nella rimozione permanente di un oggetto dalla collezione del museo e nel suo successivo potenziale trasferimento di proprietà ad altro soggetto, pubblico o privato. Tale pratica, per ragioni storiche e culturali, è sviluppata e utilizzata in particolare modo negli Stati Uniti. L’articolo però si concentra sull’approccio europeo al deaccessioning, comparando l’esperienza sul tema di due paesi di tradizioni giuridiche opposte, ovvero Regno Unito e Italia. Gli ordinamenti giuridici italiano e inglese affrontano la questione in modo differente. Mentre il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, che regola la materia dei beni culturali nell’ordinamento italiano, non sembra consentire il deaccessioning nei musei pubblici, nel Regno Unito tale pratica è permessa ma nel rispetto di un articolato sistema di “soft law”, non giuridicamente vincolante, composto da Codici Etici e Linee Guida. Al termine della comparazione il lavoro offre un ragionamento critico circa le opportunità che tale pratica, se utilizzata con prudenza, può offrire per migliorare la gestione museale.


The work analyses the theme of deaccessioning, a controversial museum management practice that consists of the permanent removal of an object from the museum collection and its subsequent potential transfer of ownership to another subject, be it public or private.
For historical and cultural reasons, this practice has been developed and used in particular in the United States. However, the article focuses on the European approach to deaccessioning, comparing the experience of two countries of opposing legal traditions, namely the United Kingdom and Italy. The Italian and British legal systems approach the issue differently. While the Cultural Heritage and Landscape Code, which regulates the matter of cultural heritage in the Italian legal system, does not seem to allow deaccessioning in public museums, in the UK this practice is permitted but in compliance with a complex ‘soft law’ system, one not legally binding, dictated by Codes of Ethics and Guidelines.
At the end of the comparison, the work offers a critical reasoning about the opportunities that this practice, if used with caution, might provide with a view to improving museum management.

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