Giovanni Maria Uda – Il bail-in e i principi della par condicio creditorum
e del no creditor worse off (ncwo)

Giovanni Maria Uda – Professore ordinario di Diritto civile
Università degli Studi Sassari – (uda@uniss.it)

SOMMARIO

1. Bail-in, divieto di indennità e principio del no creditor worse off.
2. L’indennità ex art. 89.
3. I dubbi di costituzionalità dell’art. 88.
4. La par condicio creditorum: dubbi di costituzionalità dell’art. 49.

Secondo il bail-in, azionisti e creditori della banca in dissesto assorbono le perdite tramite conversione o riduzione «senza indennizzo» di azioni e crediti, al fine di salvaguardare il sistema bancario senza oneri pubblici.
Per evitare dubbi di costituzionalità, posto che l’interesse pubblico alla stabilità del sistema bancario è perseguito col sacrificio «senza indennizzo» di soli azionisti e creditori, è sancito il principio del no creditor worse off, che però, si sostiene, non è in grado di riequilibrare il sistema. Infatti, il raffronto tra il sacrificio (reale) di costoro e l’esito di una (astratta) procedura concorsuale si risolve in un giudizio tecnico «ipotetico», privo di parametri giuridici, assunto in via amministrativa senza contraddittorio (art. 88 d.lgs. 180/2015), con possibile esonero di alcune categorie (art. 49).
Da ciò la violazione degli artt. 3, 41, 42, 47 e 117 Cost. (quest’ultimo tramite i parametri interposti ex artt. 13 CEDU e 1 primo protocollo CEDU).


According to the notion of the bail-in, the failing bank’s shareholders and creditors absorb losses through the conversion or reduction ‘without compensation’ of shares and credits, in order to safeguard the banking system without becoming a public burden.
To avoid doubts concerning constitutionality, given that the public interest in the stability of the banking system is pursued with the sacrifice ‘without compensation’ of only shareholders and creditors, the principle of ‘no creditor worse off’ is sanctioned, which, however, is claimed to be unable to rebalance the system. In fact, the comparison between their (real) sacrifice and the (abstract) outcome of an insolvency procedure results in a ‘hypothetical’ technical judgment, devoid of legal parameters, taken on an administrative basis without appeal (Article 88, Legislative Decree 180/2015), with the possible exemption of certain categories (Article 49).
From this ensues the violation of articles 3, 41, 42, 47 and 117 of the Constitution (the latter through the parameters set out in Article 13 of the ECHR and the first ECHR protocol).

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